venerdì 10 febbraio 2017

Primi passi ...

Mi capita ultimamente di pensare alle mie prime esperienze di danza, ai miei primi passi in questo mondo, a chi è diventato per me non solo un insegnante, ma una fonte continua di ispirazione e un mentore. 
Ho fatto molti stage nella mia vita di danzatrice, ed alcuni si conservano più vividi di altri. Ricordo ancora, al mio primo stage con Mona Habib, la fatica e la concentrazione per imparare la coreografia, ma ricordo anche e sopratutto la bellezza del brano, il piacere di ritrovare, nelle sequenze che via via componevano la coreografia, un feeling unico con la musica, un racconto che seguiva i suoni, le battute, le pause: il corpo che raccontava la musica, il mio corpo che si ritrovava perfettamente a proprio agio nella visione che questa danzatrice aveva della musica araba. 
Quello è stato il mio primo stage con Mona Habib e mi sono innamorata del suo stile, della sua eleganza, della sua pazienza e del suo amore per questa arte.
Da allora ne ho fatti molti altri, con lei e con altri danzatori e danzatrici, da tutti ho ricavato qualcosa di prezioso e importante, ma lavorare con Mona Habib, ancora oggi mi carica, dandomi mille spunti creativi. 
Ancora oggi aspetto con una trepidazione quasi infantile il momento di entrare nella sala di danza con lei, di scoprire la nuova coreografia, di approfondire la tecnica, di scoprire qualcosa di più del suo talento creativo e della sua immensa conoscenza di questa danza. 
Di fronte ad una certa "vena frenetica" che sembra contraddistinguere il trend della danza orientale attualmente, per me Mona Habib è un respiro profondo, è un passo fatto danza, vissuto nel momento, è modernità e tradizione insieme, è quello che voglio diventare da grande. 

   

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